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Tarantola Gin: sapore “pizzicato”

tarantola gin

Un tributo al Salento e alla sua musica tipica, la pizzica tarantata, che guarisce e incanta è il Tarantola Gin di Amaro Salento.

Prodotto artigianalmente e perfezionato con l’aggiunta di numerose botanicals è molto più di un semplice distillato: racchiude l’energia di questa affascinante terra e ogni sorso è un viaggio sensoriale. Intenso e vibrante come il ritmo dei tamburelli.
Scopriamo perché!

Un forte legame con il Salento

Una delle caratteristiche più affascinanti del Tarantola Gin è il suo forte e intenso legame con la Tarantola e il Tarantismo.
Infatti, è stato creato per omaggiare la ricca tradizione culturale del Salento e catturarne lo spirito nel gusto. È il peperoncino che rende il nostro gin leggermente piccante o meglio ‘pizzicato’, proprio come il morso di una tarantola, ragno mediterraneo che ha dato origine all’antico fenomeno antropologico denominato Tarantismo tipico del Salento, da cui nasce il genere musicale e la danza detta pizzica tarantata.

“La Tarantola è uno dei simboli di questa terra pizzicata e il nostro gin che porta questo nome, realizzato con bacche del locale ginepro Coccolone bevuto in moderate e determinate quantità, potrebbe quasi sostituirsi o fondersi alle melodie e ritmi della tipica pizzica musicale salentina, antico richiamo catartico pitagorico e dionisiaco” spiega Realino Mazzotta, fondatore di Amaro Salento.

Questo gin artigianale viene prodotto seguendo rigorosamente il metodo inglese, impiegando un alambicco tradizionale in rame. Si tratta di un blend a base di peperoncino, bacche di ginepro e un mix di spezie come coriandolo, timo e rosmarino, che conferiscono il suo caratteristico e intenso sapore “pizzicato”. Uno degli ingredienti chiave è il pregiato e raro Ginepro coccolone, che cresce sulle dune sabbiose lungo la costa salentina.
Si narra che anticamente i rami di questa bacca venivano impugnati per scacciare via sia gli spiriti maligni che le tarantole, che con il loro morso provocavano il Tarantolismo, curato fino agli anni ’60 con la musica popolare chiamata pizzica.

Ben due i prestigiosi riconoscimenti che ha ricevuto: nel 2023 è stato premiato con la Medaglia d’Argento al World Gin Awards 2023 nella categoria “Contemporary Style Gin” e nel 2022 con una Medaglia d’Argento all’IWSC (International Wine Spirits Competition) di Londra.

Come gustarlo

Al palato risulta fresco, grazie alla scorza di limone e con piacevoli note terrose. Sorseggiandolo, si possono percepire leggere note piccanti e sentori di chiodi di garofano, ginepro e pino, che si fondono delicatamente con quelle speziate, creando un equilibrio straordinario. Fin da subito, si apprezza l’aroma del ginepro.

Questo gin può essere gustato sia in purezza a temperatura ambiente (in questo modo i suoi aromi saranno percepiti in modo più netto) oppure servito con qualche cubetto di ghiaccio. Ma può essere anche impiegato nella mixology, per dar vita a cocktail dal gusto intenso e vibrante. Le sue note speziate, ad esempio, si sposano perfettamente con drink dal sapore dolce.

Se avete l’opportunità di visitare il Salento, non dimenticate di provare il Tarantola Gin dall’anima salentina!

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